Vaga isoletta, fida custode dei primitivi popoli lacustri

Rivista: La Casana
Editore: Carige
Luogo di pubblicazione: Genova
Data: 2017, anno LIX, n.2

Categoria: Tag: , , , , ID:2215

Descrizione

In una loro celebre canzone Cochi e Renato dicevano “i laghi, non vado mai” che è un bellissimo anacoluto ma al di fuori delle bizzarrie linguistiche mi sembra una grande sciocchezza

A me ligure, indigeno di una terra di mare e torrenti, i laghi prealpini di origine glaciale appaiono come un ambiente naturale inusuale, affascinante, romantico, degno di ammirazione e rispetto. Tanto più se arrivando sul lago di Varese in una giornata di prima estate, quando raggiungo il pontile di Biandronno in attesa della guida storico-turistica che mi accompagnerà sull’Isolino Virginia, vengo accolto da una famiglia di cigni, i genitori con cinque piccoli che si lasciano fotografare con una noncuranza degna dei “vip” più scafati. Ottimo incipit alla mia visita al più antico insediamento palafitticolo delle Alpi, dal 2011  Patrimonio mondiale dell’UNESCO  tra i “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”. Gli insediamenti palafitticoli alpini iscritti al Patrimonio Mondiale dell’Umanità sono 111, sparsi tra Francia, Svizzera, Austria, Germania, Slovenia e Italia, che ne annovera diciannove. Coprono un’epoca che va dal Neolitico all’Età del Ferro, cioè dal 5000 al 500 a.C. Il Neolitico è un periodo importantissimo per la storia umana perché è quello in cui l’uomo inizia a prodursi il necessario per vivere, inventando l’agricoltura, addomesticando gli animali da allevamento, fabbricando oggetti in ceramica, edificando villaggi stabili. I siti palafitticoli alpini e prealpini forniscono eccezionali informazioni sulla vita di quelle epoche; in questi insediamenti situati lungo le rive dei laghi e in zone umide e paludose i materiali organici utilizzati per la vita quotidiana (tessuti, corde, ceste, legno usato per le abitazioni e manufatti, semi alimentari…) si sono conservati molto bene e quando vengono ritrovati e studiati vanno a formare un archivio di dati sulla vita comunitaria, l’agricoltura, la metallurgia, i rapporti economici e sociali di questi nostri antenati. Uno dei principali siti italiani si trova su una piccola isola (un isolino, in effetti) a due passi dalla terraferma e dal paesedi Biandronno lungo la costa occidentale del Lago di Varese, il più grande tra i “piccoli laghi” della Lombardia nord-occidentale. L’Isolino debutta sul palcoscenico della storia scritta nel XIII secolo, citato in un codice che elenca chiese e altari della Diocesi di Milano….

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