Una valletta fiorita nel centro di Genova

Rivista: La Casana
Editore: Carige
Luogo di pubblicazione: Genova
Data: 2020, n°1

Categoria: Tag: ID:3077

Descrizione

“Non avea pur natura ivi dipinto, / ma di soavità di mille odori / vi facea uno incognito e indistinto”. Così Dante per descrivere i profumi dei fiori nella “valletta dei Principi” nel Canto VII del Purgatorio.

Genova non è il monte del Purgatorio ma anch’essa ha le sue “vallette fiorite”; una delle più vicine al centro storico si può ammirare dalla passeggiata di Corso Firenze in Circonvallazione a Monte: un semicerchio verde che digrada verso il monumentale Albergo dei Poveri; in questa valletta, che nel suo originale toponimo Carbonara rivela l’antica presenza di attività di trasformazione del legname in carbone, trovarono spazio gli orti coltivati dagli ospiti-reclusi dell’Albergo; sul fondovalle, coperto ormai da lungo tempo, scende il Rio Carbonara che sfocia presso la Darsena scorrendo sotto via delle Fontane.
Da metà del XIX alla fine del XX secolo il Comune utilizzò la valletta come vivaio botanico cittadino, cosa che l’ha difesa dalla trasformazione urbanistica otto-novecentesca ma l’ha isolata dal soprastante quartiere di San Nicola e dal resto della città, facendone un’area chiusa e isolata, dove generazioni di giardinieri hanno coltivato in serra e all’aperto piante e fiori destinate ai parchi e alle aiuole cittadine. Intorno al 2000 il Comune ridusse il servizio Giardini e Foreste mantenendo in funzione solo poche serre, lasciando il resto in abbandono e dando spazio a rovi ed erbacce, finché un gruppo di volontari si unì nell’Associazione Le Serre di San Nicola e iniziò a lavorare per restituire alla città un bene che stava perdendosi, diventando mira di interessi speculativi, sventati grazie alla partecipazione attiva dei cittadini.
Oggi sulle fasce della luminosa valletta non ci sono più rovi ma agrumeti, piante aromatiche, cinque serre contenenti piante grasse e basilico, orti di verdure stagionali di ogni tipo realizzati in piccoli campi di terra autoprodotta. Dopo l’abbandono è tornata la vita. Vita vegetale ma anche vita sociale: nel giugno 2019 un pubblico numeroso ha assistito al concerto di musica sinfonica Salotti all’Aperto e in settembre una grande folla ha partecipato all’Ortiche Festival 2019 con musica, arte, cinema all’aperto e sostenibilità; le aperture pubbliche dell’area durante l’anno hanno permesso a molti genovesi di vedere il lavoro fatto dai volontari dell’Associazione e passeggiare nei vialetti.
Tutto ciò nell’ambito del Progetto “La riqualificazione della Valletta San Nicola, bene comune dei cittadini – obiettivi, propositi e ricadute sul quartiere e sulla città”: un’operazione collettiva per difendere e valorizzare il prezioso “ecosistema urbano sostenibile” di questa area verde che appartiene alle persone del quartiere e della città, un progetto agricolo e sociale di orti urbani collettivi che vuole coinvolgere il territorio ed essere un luogo di ritrovo con punti di ristoro, zone picnic e spazi per eventi culturali come concerti, spettacoli e appuntamenti scientifici. Il progetto mira anche a ridare valore e visibilità a un patrimonio botanico importante: due grandi serre, attualmente chiuse al pubblico, che ospitano collezioni uniche di felci arboree e piante tropicali e che meritano di essere recuperate dal punto di vista scientifico-didattico. Il “sogno” è quello di far nascere così un polo culturale-naturalistico di rilievo, costituito dalle serre delle piante esotiche e dal notevole patrimonio storico e artistico dell’Albergo dei Poveri. Perché è ben noto che investire nel verde pubblico e nella cultura migliora la qualità della vita, crea lavoro e attira i turisti.
La finalità del progetto integrato è di “sostenere il controllo spontaneo, ma organizzato, dello spazio (la Valletta) da parte degli abitanti, di stimolare la responsabilità individuale e collettiva, di garantire il presidio dello spazio mediante manutenzione, il ridisegno periodico, la riappropriazione collettiva degli spazi e delle decisioni sulle trasformazioni… L’estrema centralità e vicinanza con le attrazioni del centro di Genova fa sì che possa costituirsi anche come nuovo polo d’attrazione turistica e come “porta” per la promozione delle attività agricole dell’entroterra, per gli orti urbani diffusi e le attività “verdi” diffuse nella provincia di Genova”.
Da parte nostra non possiamo che augurare tutto il bene possibile alla Valletta e all’Associazione che la cura e la tutela, confidando in un sempre maggior coinvolgimento degli abitanti del quartiere e dell’amministrazione pubblica.

Ringraziamenti
A Renato Rutili mio vicino di casa, a Franco Montagnani, Presidente dell’Associazione, e agli amici delle Serre.

Bibliografia
Obiettivo Valletta, racconto per immagini; quarto volume di una serie che presenta casi esemplari di rigenerazione urbana autogestiti, grazie a quanto prodotto nel Corso Avanzato di fotografia di Federica De Angeli e Sandro Ariu, che nel 2013 avevano già documentato per conto proprio il degrado dell’area.

Informazioni
Le Serre di San Nicola di Castelletto Associazione di Volontariato
Salita San Nicolò 9r – Corso Firenze 43, Genova
leserre.sannicola@gmail.com – Facebook: Associazione Le Serre di San Nicola

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