Ieri sono andato a Nizza Monferrato a incontrare Mariusz e Krystyna Krasiński. Sono due professori universitari di fisica al Politecnico di Łódź (per via di accenti e barrette si pronuncia Ug, come Uge senza e) in Polonia, li conosco dal 1993; negli anni Novanta Mariusz trascorse parecchi mesi a Genova a lavorare al Dipartimento di Scienze della Terra e al Dip. di Fisica nel gruppo del prof. Bedarida, a cui sono onorato di aver appartenuto anch’io. Andai da lui in Polonia un paio di volte ma per brevissimi periodi di pochi giorni. Vengono quasi sempre in vacanza in Italia, ci si trovano benissimo, comprendono piuttosto bene l’italiano e un po’ lo parlano e leggono molto di ciò che viene messo in rete delle cose che scrivo e pubblico, ovvero questi messaggi “urbi et orbi”, i miei articoli sul Gazzettino Sampierdarenese, sulla Casana e su Liguria Today.

Uno dei numerosi motivi per cui ringrazio Dio/Caso/Destino/Universo per il lavoro precedente di pseudoricercatore universitario e quello attuale di pseudogiornalista, è che entrambi mi hanno permesso di venire in contatto e stabilire conoscenze, alcune delle quali sono diventate vere amicizie, con molta gente diversa tra loro, in Italia, in Europa e qualcunino anche fuori dal nostro continente. Mariusz e Krystyna sono due ottimi esempi di queste conoscenze/amicizie “lontane”.

Durante l’anno ci si scambia qualche messaggio su whatsapp, più che altro auguri a Natale e Pasqua, qualche info sul clima e sul tempo o sui gatti (sono abbastanza “addicted to cats”, loro, il figlio Piotr e la nuora Dorota). Una volta all’anno ci vediamo per un pomeriggio; ogni anno mi fanno sapere in quale parte del nord o centro Italia vacanzeggiano e io li raggiungo per qualche ora. Ai tempi erano venuti anche a Sanremo, almeno due volte, e una li avevamo anche ospitati a casa per una notte. Anche Donatella li trovava molto simpatici. Ero stato una volta a casa loro a Łódź anche con Dona, durante il nostro giro turistico in Polonia del 2004.

Quando ci vediamo si conversa di vita quotidiana, di turismo, di scienza, di politica – loro appartengono alla metà di polacchi europeisti e vaccinati – poi si mangiucchia e si sbevazza, insomma si ravviva questa ormai più che trentennale conoscenza che, a dispetto della distanza e dalla saltuarissima frequentazione, per me è una vera amicizia.

Chi ci vedesse da fuori probabilmente penserebbe che ci conosciamo appena… Perché sono di modi misurati e compassati (forse più Mariusz che Krystyna) e anch’io lo sono quando mi trovo tra gente dai modi sobri, poi ok che comprendono e un po’ parlano l’italiano ma ci viene più facile comunicare in inglese e usare una lingua straniera – per quanto parlata con disinvoltura – forse non aiuta nel dare l’idea di essere del tutto a proprio agio e in confidenza anche se ci sono sia l’agio sia la confidenza.

Dopo tanti anni, il pomeriggio con Mariusz e Krystyna è diventato per me una specie di rito. Un rito annuale indispensabile e potrei dire propiziatorio, apotropaico, di buon auspicio per i dodici mesi a venire. Come quei riti agricoli attraverso i quali i popoli protostorici cercavano di assicurarsi la benevolenza della Natura necessaria alla loro sopravvivenza. Quei riti che con l’evolversi della civiltà sono stati catturati dalle religioni strutturate e trasformati in feste dedicate a questo o quel santo o al ricordo di questo o quell’evento storico. Io non intendo trasformare gli amici polacchi in Święty Mariusz e Świętej Krystyna ma l’apotropaicità dell’incontro con loro la sento davvero. Soprattutto in questi anni pandemici, l’essere riusciti a incontrarci sia nel 2020 sia adesso mi rallegra.

Certo i Krasiński non sono stati gli unici – mia sorella e gli amici genovesi “storici” lo sono stati altrettanto – ma anche loro hanno seguito tutta la seconda parte della mia vita, dai tempi del laboratorio di ottica del Dister agli anni di matrimonio con Donatella e alle mie attività di pseudoscrittore. Ormai sono un indispensabile punto di appoggio della mia esistenza, al di là delle brevità dei nostri incontri annuali in giro per l’Italia.

error: Il contenuto è protetto!

Su questo sito utilizziamo strumenti di prima o terza parte che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente utilizzati per consentire il corretto funzionamento del sito (cookie tecnici), per generare report sull’utilizzo della navigazione (cookie di statistica) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.

Alcuni contenuti o funzionalità qui non sono disponibili a causa delle tue preferenze sui cookie!

Ciò accade perché la funzionalità/il contenuto contrassegnato come “%SERVICE_NAME%” utilizza i cookie che hai scelto di mantenere disabilitati. Per visualizzare questo contenuto o utilizzare questa funzionalità, abilita i cookie: clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.