Ioduro di mercurio: un ambiguo tuttofare

Rivista: Tuttoscienze
Editore: La Stampa
Luogo di pubblicazione: Torino
Data: 13 agosto 1997

Categoria: Tag: , ID:170

Descrizione

“Non è sempre facile spiegare a quale scopo serve studiare la crescita dei cristalli e come, in questo contesto, sia d’importanza fondamentale ottenere e coscientemente utilizzare, al meglio, il denaro elargito dal fondo pubblico per affrontare le continue reali esigenze.
Per esempio, non è molto conosciuto lo ioduro di mercurio: è un composto artificiale, che non esiste in natura, di formula HgI2. Esso è interessante poiché sembra destinato ad acquisire una grande importanza pratica in un futuro non troppo lontano.
Infatti è un sensibilissimo rivelatore di radiazioni X e gamma a temperatura ambiente, con numerose possibili applicazioni a vari campi scientifici, medici, industriali e ambientali. Facile capirne il motivo: un rivelatore ad HgI2 permetterebbe ai medici di usare una minore quantità di radiazioni sui pazienti per le loro radiografie e consentirebbe misure più accurate della radioattività, anche minima, presente nell’aria o nell’acqua o nella vegetazione. Insomma, lo ioduro di mercurio sarebbe un tipo simpatico…”

error: Il contenuto è protetto!

Su questo sito utilizziamo strumenti di prima o terza parte che memorizzano piccoli file (cookie) sul tuo dispositivo. I cookie sono normalmente utilizzati per consentire il corretto funzionamento del sito (cookie tecnici), per generare report sull’utilizzo della navigazione (cookie di statistica) e per pubblicizzare adeguatamente i nostri servizi/prodotti (cookie di profilazione). Possiamo utilizzare direttamente i cookie tecnici, ma hai il diritto di scegliere se abilitare o meno i cookie statistici e di profilazione. Abilitando questi cookie, ci aiuti a offrirti un’esperienza migliore.

Alcuni contenuti o funzionalità qui non sono disponibili a causa delle tue preferenze sui cookie!

Ciò accade perché la funzionalità/il contenuto contrassegnato come “%SERVICE_NAME%” utilizza i cookie che hai scelto di mantenere disabilitati. Per visualizzare questo contenuto o utilizzare questa funzionalità, abilita i cookie: clicca qui per aprire le tue preferenze sui cookie.